N.6/2019 Roberta Angeloni DEL RACCONTO BREVE LA DIFFICILE ARTE PICCOLI CAPOLAVORI DI IMMAGINAZIONE L‘IRONIA DEI RACCONTI SGHIMBESCI + 2 40 domande RISPOSTE DIVERSE A MAGAZINE AUTRICE DEL MESE ZenZeroZenZero3 5 STILE E SCRITTURA 11 ALTER EGO 13 16 Perché sbagliare libro non fa affatto ridere La parola del giorno: SINTESI 40 DOMANDE +2 Larte del racconto breve - concentrato di emozioni - Intrusione nel mondo privato dell’Autrice INTERVISTA EDITORIALE 14 IL LUOGO DELLO SCRIVERE FRAMMENTI DI ROBERTA Cose sghimbesce Il futuro a tavola 19 20 RICETTA D’AUTORE 24 CI PIACE Perché è un po’ sghimbescio Da un’arte all’altra 4 ROBERTA ANGELONI Bellezza e raffinatezza Le altre Roberta 12 PER NON SBAGLIARE LIBRO SPIFFERING 26 RACCONTI DA BAR MINICAPOLAVORO I SALAMI NEL GRANO 18 27 EMPATIA Attenzione al mondo ZENZERO MAGAZINE SOMMARIOALBERT CAMUS “ In verità, è un paradosso tipico dello spirito umano cogliere gli elementi senza poterne abbracciare la sintesi.” Metafisica cristiana e neoplatonismo Togliamoci subito dalla mente l’idea che sintesi sia sinonimo di brevità. La sintesi è un’arte, e consiste nella creazione di spazi ridotti ma completi, tali da comprendere e rendere comprensibili i molti elementi. La sintesi origina la sensazione che si prova quando, dopo aver letto poche parole, abbiamo la certezza di aver compreso un ampio concetto; quando abbiamo accesso a una piccola parte ma ci sembra di possedere il tutto. L’abilità di sintesi nella scrittura corrisponde all’intuizione consapevole nella lettura e risiede più in ciò che lo scrittore omette che in ciò che racconta. La sintesi appartiene al racconto, e quando è esercitata con raffinatezza lo rende un’arte. Al contrario, applicata al romanzo può avere effetti deleteri se si traduce in avarizia di parole: un peccato mortale per ogni romanziere. L’EDITORE sintesi Uno stato d’animo. La soluzione in un libro, la conferma in una citazione. ZENZERO MAGAZINE PAGINA 3 EditorialeROBERTA ANGELONI FEELING IMMEDIATO R oberta l’ho conosciuta - figuratevi se poteva essere diversamente - in occasione di un festival letterario, ed è stata simpatia a prima vista. Allora non sapevo che scrivesse, e soprattutto che fosse una maestra nell’arte del racconto breve. L cosa che mi ha colpito subito è stata la sua eleganza: intellettuale e fisica. Ho apprezzato immediatamente la profondità dello sguardo e i gesti raffinati - allora non sapevo che facesse teatro - l’ironia che appena traspariva dietro alla serietà e alla concretezza dei modi. S olo in seguito, insieme ai suoi racconti, ho scoperto le sue molte qualità: la sua intelligenza prontissima e la capacità di entrare in sintonia con le persone, l’empatia e la gentilezza, l’apertura verso l’esterno, il nuovo, la sperimentazione, l’entusiasmo. La capacità di comprendere e prendersi cura. C redo sia proprio quest’ultima caratteristica a renderla così abile nell’arte del racconto. Il fatto che riservi allo spazio esterno un’attenzione sempre costante, che sia capace di percepire e recepire segnali e sintomi, sono probabilmente le caratteristiche che la rendono unica nel sintetizzare esperienze e trame complesse in poche parole. Nelle poche che servono, né più né meno. C osì siamo arrivate a questo libro, che raccoglie una prima serie di storie brevi, ognuna diversa dall’altra; a volte di una sola pagina che racchiude interi mondi tutti da esplorare: il dono della sintesi. Bellezza e raffinatezza ZENZERO MAGAZINE PAGINA 4Quello dell’innalzamento del grado di coscienza sociale, ma questa è una risposta seria. Se ti trovassi di fronte ad un alieno, qual è la prima cosa che faresti o diresti? ”Portami via”, ma forse l’aveva già detto Eugenio Finardi. Che sensazione provi se pensi alle persone che leggono i tuoi libri? Vorrei sapere più di ogni altra cosa se riescono a leggere oltre quell’ironia con la quale infarcisco drammi universali. Sai cucinare? Senza nessuna fantasia. Il piatto che cucineresti se dovessi organizzare una cena per il tuo editore Fettuccine fatte in casa condite con speck e pomodorini. Che cosa non esiste, ma dovrebbe essere assolutamente inventato? Un “attentore”, ovvero un aggeggio inserito nella testa che si attivi nei momenti cruciali, quando la disattenzione sta per prendere il sopravvento e può arrivare a combinare danni molto seri. Anche in amore. Scrittori si nasce o si diventa? Secondo la mia osservazione, scrittori si nasce. Dipende dalle misteriose combinazioni delle basi del DNA, che ci portiamo fin dalla nascita - ma non è una tesi scientifica, è un’intuizione sghimbescia. Credi nei mondi paralleli? Certo. Vado e vengo giornalmente, anche con i mezzi pubblici, ma non tutti conoscono il numero esatto del bus. Se avessi il potere di risolvere un problema dell’intera umanità, quale risolveresti? INTERVISTA A ROBERTA ANGELONI 40 DOMANDE +2 ZENZERO MAGAZINE PAGINA 5Cosa pensi della politica? E’ l’oppio numero due. Ruberesti la gioconda? Volentieri e subito. Sono una fan sfegatata di Ivan Graziani. L’ultima volta che hai riso tanto da sentirti male, o pianto a dirotto Quando ho visto uno spettacolo di Proietti al Teatro Brancaccio di Roma, molti anni fa. Una definizione letteraria di “sesso” L’arte di non guardare negli occhi la donna amata, mentre lei li guarda, eccome. La cosa più importante Vivere guardandosi attorno. La morte: cosa c’è prima? Risponderei la vita, ma non ne sono sicura. L’ovvio Fa a cazzotti con la mentalità corrente. La musica che diffonderesti in ogni strada con gli altoparlanti Tutta la musica dei Beatles, senza trascurare i Led Zeppelin, ogni tanto, qua e là. Ma in verità è quella che preferisco io, per una diffusione di massa opterei per gli intramontabili della musica classica. Tre parole sul tuo editore Ho sempre amato il sottosuolo, e il mio editore è un abitante che ho incontrato quando sono caduta in un tombino, molti ZENZERO MAGAZINE PAGINA 6anni fa. Ho scoperto che è tra coloro che, nonostante il buio, accende continuamente nuove luci per non far sentire l’assenza di sorgenti luminose. E quaggiù, vi assicuro, si vive benissimo. Provare per credere. Cosa si vede in uno specchio che riflette un buco nella parete? Non indagherei, non sono molto attratta dai buchi riflessi negli specchi, meglio quelli non riflessi. Qual è la prima cosa che fai al mattino? Prendo lentamente forma. Mentiva o non mentiva? This is the question... Che tatuaggio sceglieresti per il tuo peggior nemico? La faccia di Mick Jagger. 7 anni in Tibet: cosa porteresti indietro? Un monaco tibetano. Scriveresti un libro su ordinazione? Mai. Non credo di esserne in grado. Un nuovo gusto di gelato? Gelato alla lasagna coi funghi. ZENZERO MAGAZINE PAGINA 7Meglio la gallina oggi o l’uovo domani? Mmmm… sai che non lo so? Quante paia di scarpe possiedi? Tra estive e invernali, credo sei. La stanza più bella della casa La cucina. Cosa appenderesti al chiodo? I contatti troppo umani. Siamo reali, o espressioni materiche di un pensiero? E’ un dubbio che mi attraversa da sempre, e non ho al momento una risposta, ma vivere nel dubbio è eccitante. La guerra è maschile o femminile? Maschile senza indugio. Però se pensiamo che all’origine del maschio c’è sempre una mamma… L’uomo è il miglior amico del cane? Volendo, sì. ZENZERO MAGAZINE PAGINA 8Sai rovesciare una frittata buttandola per aria? Sì, ma il risultato non è sempre come dovrebbe essere. Si dice che tutto, prima o poi, finisca. Cosa vorresti che finisse ancor prima di iniziare? L’ansia. La prima cosa che ti viene in mente se dico “bio” Ultima trovata per truffare il consumatore, salvo rare eccezioni. A cosa serve, un libro? Alla fuga in tempo reale senza bisogno di fare le valige. Caffè, the o tisana? Tisana! Cos’è l’empatia E’ uno stato di sofferenza costante che non ti dovrebbe riguardare, e invece, tuo malgrado, ti riguarda. ZENZERO MAGAZINE PAGINA 9Next >