N.9/2021 G.C. Nigres CHE PARLA D’AMORE IL GRILLO PARLANTE UN VIAGGIO TRA DROGA, SESSO E RITHM&BLUES E MUOIO? FUMO L’ULTIMA (O AL PROTAGONISTA?) 40 domande all’Autore MAGAZINE AUTORE DEL MESE ZenZeroZenZero3 5 STILE E SCRITTURA 11 ALTER EGO 13 16 Non lo saprai se non lo leggi La parola del giorno: DISAGIO 40 Domande al Protagautore Crimini genitoriali e loro conseguenze Intrusione nel mondo privato dell’Autore INTERVISTA EDITORIALE 14 IL LUOGO DELLO SCRIVERE FRAMMENTI DI NIGRES Umanità caleidoscopica A Tavola con Amore 19 20 RICETTA D’AUTORE 24 CI PIACE Dare spazio alle cose importanti Azione e reazione alla normalità 4 G.C. NIGRES Energia contagiosa L’altro volto di G.C. 12 È IL LIBRO PER TE? SPIFFERING 26 ESMERALDA e la società da ricostruire e il tenente romano ALFREDO 18 27 RISPETTO e immaginazione esplosiva ZENZERO MAGAZINE SOMMARIOMADAME DE STAEL “L’uomo volgare scambia per follia il disagio di un’anima che non respira in questo mondo abbastanza aria, abbastanza entusiasmo, abbastanza speranza.” Sentirsi a disagio non è sempre sbagliato. Ogni volta che il provare questa sensazione ci spinge a farci domande e a reagire, il disagio va accolto con favore e maneggiato con cura. Ogni tanto capita un libro capace di fare questo, di tenerci scomodi sulla poltrona sulla quale leggiamo per continuare a farci sentire turbati anche dopo. Capita quando qualcuno ci racconta cose che non vorremmo sentire e ci mostra cose sulle quali ci piacerebbe tanto chiudere gli occhi per negare che esistano. In genere, si tratta di argomenti e situazioni per i quali sentiamo di non fare abbastanza, e che anche la nostra indifferenza sia in qualche modo una colpa. Ma sentirsi colpevoli qualche volta aiuta, soprattutto quando saimo colpevoli di indifferenza. L’EDITORE Uno stato d’animo. La soluzione in un libro, la conferma in una citazione. ZENZERO MAGAZINE PAGINA 3 EditorialeG.C. NIGRES LA PROFONDITÀ È TRA LE RIGHE D difficilissimo parlarvi di questo Autore senza cadere nella banalità, e soprattutto senza ripetervi che il miglior modo di conoscerlo è leggere il suo romanzo. Posso anticiparvi che è completamente folle ma allo stesso tempo sanissimo di mente, senza che pensiate che io sia a mia volta matta da legare? L a prima imressione su C.G. è stata di grande energia, irriverente simpatia, originalità di pensiero e creatività. La seconda impressione è stata di sensibilità, intelligenza, buon senso e limpidezza mentale. Per la terza impressione rileggete la prima, e così via. L ’unico Autore che è stato capace di travolgerci e coinvolgerci nel lato B, e di stravolgere pure il lato B stesso. Impossibile resistere al suo entusiasmo, e impossibile non divertirsi come matti insieme a lui. D i G.C. io credo questo: che nella sua giovane vita abbia tanto osservato e tanto ascoltato. Che sia passato attraverso gli attimi, le persone e le sensazioni catalogando le emozioni senza mai giudicare, conservando gli occhi puliti e lo sguardo limpido della curiosità. Che il suo impulso a scrivere derivi proprio dalla necessità di nascondere tra le parole tutto ciò che le parole renderebbero banale. Il non detto, il pensiero veloce e istintivo che accompagna le esperienze emotive, la meravigia della scoperta e la consapevolezza della realtà. Ma bisogna saper leggere tra le righe e avere lo stesso sguardo pulito. Forse per pochi, ma speriamo di no. Energia Contagiosa ZENZERO MAGAZINE PAGINA 4Che cosa non esiste, ma dovrebbe essere assolutamente inventato? Un libro per capire le donne e che aiuti le donne a capire meno l’uomo. Scrittori si nasce o si diventa? Si scrive. (Si nasce. Si vive e si muore) Credi nei mondi paralleli? Me ne basta uno. Che non scoprirò mai. Se avessi il potere di risolvere un problema dell’intera umanità, quale risolveresti? Sono indeciso sulla peluria superflua o il rispetto verso il prossimo. Se ti trovassi di fronte ad un alieno, qual è la prima cosa che faresti o diresti? Lo trovo ogni mattina riflesso nello specchio. Lo guardo mentre si lava i denti. INTERVISTA A G.C. NIGRES 40 DOMANDE - al Protagautore - Che sensazione provi se pensi alle persone che leggono i tuoi libri? Le stesse che ho provato mentre li scrivevo. Sai cucinare? Sono molto creativo, perché il frigo è spesso vuoto, ma sui primi sono imbattibile. Il piatto che cucineresti se dovessi organizzare una cena per il tuo editore La Carbonara. Cosa pensi della politica? La politica non ha bisogno di pensieri, non è in grado di comprenderli. Ruberesti la Gioconda? Si può rubare a chi l’ha già rubata? L’ultima volta che hai riso tanto da sentirti male Chiedi ai miei figli. ZENZERO MAGAZINE PAGINA 5Una definizione letteraria di “sesso” L’incontro di due o più persone o di una persona con la propria mano, che induce un piacere primordiale nella mente e nel corpo La cosa più importante L’amore. Cavolo come sono banale. Potevo dire “la pace nel mondo” o “salviamo il pianeta” o “i soldi non danno la felicità, ma aiutano” o “senza un titolo di studio non trovi lavoro” o “non dire gatto, se non l’hai nel sacco.” A pensarci, queste affermazioni non sono più valide. Forse, ogni persona ha bisogno di amore e quindi confermo la prima. La morte: cosa c’è prima Evitarla. L’ovvio Per chi non ha carattere. La musica che diffonderesti in ogni strada con gli altoparlanti Il silenzio. Tre parole sul tuo editore Di ottimi gusti letterari, capacità nel ZENZERO MAGAZINE PAGINA 6valutare un autore e scopritore di talenti: per pubblicarmi... La verità? Attenta, intelligente e universale. Qual è la prima cosa che fai al mattino? Mi alzo dal letto. Ma ogni giorno con una parte del corpo diversa. Che tatuaggio sceglieresti per il tuo peggior nemico? Il mio nome sulla sua fronte. 7 anni in Tibet: cosa porteresti indietro? Tornerei senza niente, lascerei lì tutto quello che sono. Scriveresti un libro su ordinazione? Sì, ma non chiedermi di portarlo anche a domicilio. Un nuovo gusto di gelato? Non saprei, non mangio gelati. Anni fa accompagnavo mia moglie alle 2 di notte a mangiare il gelato più buono di Roma, ma io prendevo sempre una birra. Aspetta che chiedo a lei: “Tesoro? Quale gusto di gelato vorresti ZENZERO MAGAZINE PAGINA 7assaggiare che ancora non esiste?” “Al sapore dei tuoi baci.” “Grazie, ma non credo possa scriverlo sulla rivista.” Ha risposto al gusto di birra. Meglio la gallina oggi o l’uovo domani? L’uovo, mi serve per la carbonara. Altrimenti che mangia il mio editore? Quante paia di scarpe possiedi? 10 paia, ne uso solo 2. La stanza più bella della casa La testa dei miei figli.. Cosa appenderesti al chiodo? Ho finito i chiodi e le pareti. Il martello l’ho prestato al vicino.. Siamo reali, o siamo espressioni materiche di un pensiero? Non ci ho mai pensato. La guerra è maschile o femminile? Sicuramente una guerra è una gara a chi l’ha più grosso, quindi maschile. Ogni giorno siamo in guerra con noi stessi, dovremmo vincere autonomamente le nostre battaglie interne per non dichiarare guerra verso gli altri, maschio e femmina. Sai rovesciare una frittata buttandola per aria? L’ho fatto una volta, ho dovuto ritinteggiare il soffitto. Si dice che tutto, prima o poi, finisca. Cosa vorresti che finisse ancor prima di iniziare? Questa intervista. La prima cosa che ti viene in mente se dico “bio” La mia infanzia, quando mi arrampicavo sugli alberi per mangiare la frutta. A cosa serve, un libro? Dipende dai libri: può servire se hai finito la carta igienica o quando non hai più le forze per aprire gli occhi. Caffè, the o tisana? Birra. Credi che il nome di battesimo possa influenzare il destino di un essere umano? Massimo Troisi aveva espresso perfettamente il concetto che la lunghezza del nome potesse influire sull’educazione di un bambino. (Vedere “Ricomincio da tre”). Potrei prendere anche ad esempio “Uno nessuno e centomila” di ZENZERO MAGAZINE PAGINA 8Pirandello e analizzare il nome di una persona al posto dell’aspetto fisico. Il concetto di “destino” mi blocca. Ci sarà un Adolf che ha sposato una donna ebrea, un Benito iscritto al partito comunista, un Rocco che si vergogna di fare la doccia con gli altri, un Martin che odia le persone di colore o un Lionel che non riesce a fare 2 palleggi col pallone. Raccontaci come appare il pubblico dal palcoscenico Su questa domanda potrei scrivere 1000 libri. Chi fa teatro ha studiato Stanislavskij, Grotowski, Dario Fo e altri che mi spiace non nominare per motivi di battitura. Darò la mia personale risposta. Questo non è il luogo per analizzare i maestri del teatro. Ogni attore ha un metodo. Per me, il pubblico non appare dal palcoscenico, si rivela. È una energia ogni sera diversa, che devi assecondare, avverti che su una determinata battuta devi prendere una pausa più lunga della sera precedente o che quella battuta devi dirla in modo diverso. Io cerco l’empatia col pubblico, non sempre riesce, ma quando succede è il pubblico che ti osserva dal palcoscenico. Descrivi in ventisei parole il protagonista del tuo libro. Non più di ventisei. È notte fonda, il gomito sul bancone con in mano una birra, una sigaretta nell’altra. Può essere un Dio ma non gli frega un cazzo. Se tu conoscessi qualcuno con lo stesso “dono” del protagonista, riusciresti a non rivelare a nessuno il suo segreto? Sono 40 anni che riesco a mantenerne il segreto. Basta scrivere, o serve anche parlarne? Ne parliamo quando ci vediamo. L’umanità è sempre “recuperabile”? Se permetti, a questa domanda faccio rispondere il protagonista del libro. Io non posso espormi: Fanculo ai cellulari, tv e social. Usate termini come Populista, Negazionista e molti altri come dispregiativi per coprire i vostri interessi del cazzo. Avete un “dono” che potrebbe esaltare i buoni sentimenti ma pensate solo ai fottuti soldi. Col mio “dono” potrei mettere i vostri culi a nudo, ma sapete, non servirebbe a nulla. Perché c’è una parola che non fate uscire dalle vostre “socializzazioni”. Nichilismo. ZENZERO MAGAZINE PAGINA 9Next >